BIG NOVEMBER 5

Il richiamo alla rivista da lui fondata, e diretta dal 1978 al 2001, ripropone l’approccio sempre attuale dell’architetto milanese, che lavorava in profondità, senza soluzioni a priori, e dava forma al progetto in un costante alternarsi di lettura del tempo presente e prefigurazioni del futuro, consapevole della responsabilità della progettazione, del ruolo degli spazi pubblici in relazione a quelli privati, della necessità di un’attenzione costante per promuovere il cambiamento e mantenere gli spazi vivi e corrispondenti alle esigenze della società.

Ultimo aggiornamento 25 Ottobre 2019