Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio - obiettivi, contenuti, competenze e tesi

PRIMO ANNO

tecniche antiche per l'architettura


  1. Analisi morfologiche: rilievi longimetrici, topografici e fotogrammetrici, controlli geometrici e indagini topologiche, trattamento e analisi di immagini digitali, modellazione computerizzata;
  2. Analisi cronologiche e archeometriche: indagini archivistiche e ricerca storica, metodi di datazione, archeometria, stratigrafia, tecniche di scavo.
  3. Analisi dei materiali e delle tecniche costruttive: esami chimico fisici, caratterizzazione mineralogico-petrografica dei materiali, analisi dei fenomeni di alterazione e degradazione degrado della materia costruita, dei difetti e dei guasti delle componenti costruttive.
  4. Analisi dei dissesti strutturali: analisi del comportamento e della concezione strutturale degli organismi edilizi murari tradizionali e non, tecnica del consolidamento, tecniche di analisi e diagnosi non distruttive, prove in situ.

Al termine del primo anno di attività, lo specializzando dovrebbe acquisire le seguenti conoscenze e sviluppare le corrispondenti competenze: fare rinvio al documento sulla didattica)
  • comprendere il manufatto architettonico, attraverso lo studio correlato delle sue geometrie, degli elementi e dei materiali costruttivi, delle superfici, delle strutture, degli spazi, delle funzioni e delle rispettive anomalie, regolarità, specificità;
  • comprendere le trasformazioni che l’edificio ha subito nel tempo, mettendo in relazione i risultati delle ricostruzioni storiche e quelli dell’analisi archeologica;
  • saper valutare lo stato di conservazione dell’edificio nel suo complesso e nelle sue singole parti e componenti costruttive riconoscendo fenomeni di degrado, danni, guasti, deficit che interessano materiali, elementi e strutture;
  • saper valutare la compatibilità tra la funzione attuale, i caratteri degli spazi disponibili e le necessità della conservazione;
  • saper individuare le cause e l’entità di danni, guasti e deficit riscontrati, valutare il livello di esposizione del bene all'aggressione di fattori ambientali e territoriali e i rischi connessi; • saper gestire insiemi di informazioni eterogenee attraverso la costruzione e l’interrogazione di data base relazionali;
  • saper definire criteri e linee guida per impostare la progettazione di massima di interventi di conservazione e riqualificazione di spazi aperti a valenza storica.

SECONDO ANNO

metodi e tecniche di conservazione, progetto di restauro


  1. Saggi di restauro: prelievi, analisi in situ, prove e applicazioni sperimentali, puliture, diserbi, deumidificazione, consolidamenti di superfici, protezioni.
  2. Consolidamento statico: diagnosi, calcoli, puntellazioni, consolidamenti, adeguamento sismico.
  3. Interventi sulle componenti costruttive e tecnologiche: murature, legni, metalli, impiantistica e adeguamento tecnologico
  4. Interventi di adeguamento impiantistico, di adeguamento normativo e di miglioramento del comportamento termico-energetico

Al termine del secondo anno di attività, lo specializzando dovrebbe acquisire le seguenti conoscenze e sviluppare le corrispondenti competenze:
  • utilizzare consapevolmente e criticamente i risultati ottenuti a seguito della fase analitica e diagnostica svolta durante il primo anno all’interno del progetto di restauro;
  • individuare gli obiettivi generali da perseguire e le strategie per raggiungerli attraverso una graduale messa a fuoco (dalla relazione programmatica a quella di progetto);
  • motivare le scelte progettuali anche con riferimento al dibattito metodologico, disciplinare e culturale contemporaneo, tramite ad esempio puntuali riferimenti ai temi, alle personalità che lo caratterizzano e ai loro interventi;
  • adeguare il progetto alla normativa (antisismica, antincendio, barriere architettoniche, risparmio energetico …), individuando soluzioni coerenti con un obiettivo conservativo ed essere coscienti delle specificità e possibili deroghe per il patrimonio tutelato;
  • scegliere il tipo di impianti (riscaldamento, raffrescamento, illuminazione) necessari e adatti in relazione alle condizioni d’uso, alle esigenze di conservazione e di valorizzazione legate ai nuovi usi e degli standard normativi e di comfort attuali (individuando criticità e agendo non solo sulle dotazioni tecniche ma, ancor più, sui modi della gestione)…;
  • scegliere i prodotti da utilizzare in fase di cantiere di restauro in base alle esigenze e alle condizioni al contorno, ai loro caratteri tecnici e commerciali, in un bilancio consapevole di costi-benefici.

TESI DI SPECIALIZZAZIONE


  1. Progetto definitivo ed esecutivo di intervento, con definizione dei dettagli costruttivi e delle tecniche di intervento puntuali, elaborato sulla base delle rilevazioni, delle prove e dei test eseguiti nei due anni.
  2. Capitolati speciali, analisi dei prezzi, computi metrici estimativi.
  3. Piano attuativo del progetto, con analisi costi/benefici, fonti di finanziamento, iter amministrativi per l'approvazione e l'esecuzione.
  4. Discussione/confronto delle fasi di progetto con specialisti interni ed esterni alla Scuola, in lavori seminariali.

TESI




  • Progetto di restauro e valorizzazione della chiesa di San Pantaleo in Martis (Sassari). Autore: Alessandra Canu
  • Chiesa e convento di San Domenico a Bagnoli Irpino: tra conoscenza, conservazione e valorizzazione. Autore: Gaia Caliendo
  • Il restauro dello scalone d’onore dell’Università di Pavia. Autori: Valentina Cinieri, Emanuele Zamperin
  • Chiesa ed Ex-Convento degli Agostiniani a Martano (LE). Dalla diagnostica al progetto di restauro. Autore: Marta Fersini
  • Il complesso di Santa Margherita a Sciacca (AG): restauro e valorizzazione della Chiesa di San Gerlando e del Monte di Pietà. Autore: Costanza Meli
  • Le pietre nascoste del Campanile. Studi e ricerche nel complesso di San Siro per un’ipotesi di valorizzazione. Autore: Daniela Orazi

  • Il restauro del Campanile della chiesa di Santa Maria delle Vigne a Genova. Autori: Matteo D'Andrea, Eva Serpe
  • Sostenere la memoria. Conservazione e valorizzazione del Cimitero monumentale di Lavagna. Autore: Ida Chiappe


  • Cimitero monumentale della Foce di Sanremo: Percorsi di valorizzazione e linee guida per la conservazione e la manutenzione programmata. Autore: Silvia Salvini
  • Progetto per il restauro e consolidamento strutturale della Chiesa di S. Anna a Vasia (IM). Il progetto definitivo. Autore: Alice Orefice
  • Il Mercato del Carmine a Lucca. Proposte per il restauro e la riqualificazione. Autori: Valentina Musetti, Laura Panzani
  • Conservation and restoration of traditional houses in the old quarter of Honai (Vietnam). Autori: Duc Quang Thrin, Ndoc Tu Vu



  • Il restauro dell'Eremo di S. Martino a Cava dei Tirreni
  • La Chiesa di S. Pietro a Portovenere, un’ “officina” per il restauro da D’Andrade (1909) a Bazzocchi a Maggiani (1995)
  • Il progetto di restauro dei dipinti murali della prima campata dell’ex Chiesa di S. Marco a Vercelli
  • Progetto di conservazione della chiesetta di San Micheletto in Mizzole (VR)
  • Un palinsesto di pietra: il castello e le mura di Taggia (IM)
  • L’applicazione del Geographic Information System al restauro: un caso esemplificativo, Palazzo Doria Spinola (GE)

  • Linee guida per il recupero delle "creûze" di Sampierdarena(GE)
  • Facoltà di Architettura di Vittoriano Viganò tutela e interventi di adeguamento
  • Indagini conoscitive e progetto di conservazione e valorizzazione di San Roque a Lambayeqye, Perù
  • Restauro e rifunzionalizzazione dell’ex Caserma dei Carabinieri a Lentini (SR)






  • Il progetto di restauro della chiesa di S. Michele Arcangelo a Darzo (TN)
  • Il progetto di restauro della chiesa di San Gennaro a Villamena a Minori (SA)
  • La facciata. Un palinsesto da riequilibrare
  • Torre delfinale a Oulx (TO)







Ultimo aggiornamento 30 Maggio 2019